Il Tesoro della Statale
Collezioni e identità di un grande Ateneo
dal 23 novembre 2004 al 13 febbraio 2005
dal 23 novembre 2004 al 13 febbraio 2005
Descrizione
Questa mostra è l'occasione per rinnovare l'attenzione della città nei confronti delle sue università e per manifestare, in particolare, la sua gratitudine e il suo affetto all'Università degli Studi.
Questa, con tipico understatement ambrosiano, giudica con modestia il traguardo degli ottanta anni, che la fanno tanto più giovane (ma la giovinezza non è una virtù, quando denota freschezza di idee, entusiasmo e voglia di guardare al futuro?) rispetto a plurisecolari atenei italiani. In realtà, la sua funzione nello sviluppo civile di Milano è stata e resta essenziale con una straordinaria ricchezza di percorsi formativi che ne fa una delle più importanti d'Italia.
Questa mostra consente ora di conoscere non solo la storia di una grandissima istituzione accademica, ma anche la ricchezza segreta delle sue raccolte artistiche e scientifiche, la cui importanza è pari alla bellezza maestosa che ospita, nella Cà Granda, il Rettorato e alcune facoltà dell'Ateneo.
L'allestimento della mostra, che si avvale dei contributi di Mario Bellini, Eugenio Ferretti e David Tremlett trasmette in modo esemplare la natura autentica di un grande centro di ricerca, quindi necessariamente rivolto al futuro e all'innooazione, che non perde la forza delle sue radici e l'attaccamento alla sua città.
Sempre di più quest'ultima riconosce il valore strategico rappresentato dal proprio sistema universitario, unico in Italia e straordinario in Europa, per l'ampiezza delle competenze, la diffusa eccellenza formativa, le singolarità dell'intreccio di istituzioni pubbliche e private. Un grande patrimonio al rafforzamento del quale l'Università Statale giustamente sottolinea il ruolo essenziale svolto.
A Enrico Decleva, e a Paolo Mantegazza, i due Rettori coi quali ho avuto l'onore di poter dialogare in questi anni va la mia gratitudine, con l'augurio più vivo per i successi futuri dell'Università Statale.
A quest'ultima, la mia "Alma Mater", il mio ringraziamento affettuoso per avermi fornito gli strumenti formativi di una carriera prqfessionale che mi ha anche concesso l'onore di servire la mia città.
Salvatore Carrubba
Assessore alla Cultura e Musei Comune di Milano
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