Sironi e Permeke
I luoghi e l'anima
dal 28 ottobre al 29 gennaio 2006
dal 28 ottobre al 29 gennaio 2006
Descrizione
"Non una consueta antologica. Ma un inedito modello espositivo. luogo in cui si incontrano in cui epoche, mondi e stili diversi. Una retrospettiva "a due", dedicata all'opera di Constant Permeke e Mario Sironi. E anche un viaggio che conduce alla nostra epoca grazie all'intervento di Francesco Jodice, che artista tra i più significativi delle ultime generazioni, partecipa con un originale progetto realizzato in esclusiva per la mostra con l'intenzione di indagare i mutamenti intervenuti nell'arte tanto tra le cose da noi osservate, quanto nei modi di osservarle. Jodice sulle orme di Permeke e di Sironi, egli ha intrapreso alcune "passeggiate", compiendo spostamenti dentro il paesaggio urbano di oggi. La sua non è una semplice riscrittura. Atmosfere e spazi evocati da Permeke e da Sironi nelle loro tele sono stati assorbiti, e reinventati in un corpus di immagini. Fotografie e videoinstallazioni che conducono dentro contesti completamente modificati. Una sorta di seduttivo contrappunto visivo contemporaneo. "L'anima e i luoghi", dunque. Permeke, Sironi e il nostro sguardo attuale. Vite parallele, documentate attraverso una scelta di circa 100 opere (provenienti da molti musei europei e da prestigiose collezioni private). Un itinerario "a due", che vuole illuminare analogie e differenze, affinità e distanze. Un percorso che si porta al di là delle semplici scansioni cronologiche. Per adottare un andamento che procede per snodi tematici, per figure, per problemi, rivelando sintonie e dissonanze. La mostra è articolata in tre momenti: gli uomini ("Il genio è nell'anima"), le architetture ("Architetture analoghe"), i paesaggi ("Paesaggi paralleli"). In apertura, due autoritratti degli artisti ("Lo specchio dell'io"). Permeke e Sironi. Della stessa generazione (il belga nasce nel 1885, l'italiano nel 1886), sono personalità piuttosto diverse, che si sono mosse in realtà culturali differenti. Si tratta, tuttavia, di artisti che, pure se attraverso sentieri misteriosi, sembrano seguire tra??????A ?Non una consueta antologica. Ma un inedito modello espositivo. luogo in cui si incontrano in cui epoche, mondi e stili diversi. Una retrospettiva "a due", dedicata all'opera di Constant Permeke e Mario Sironi. E anche un viaggio che conduce alla nostra epoca grazie all'intervento di Francesco Jodice, che artista tra i più significativi delle ultime generazioni, partecipa con un originale progetto realizzato in esclusiva per la mostra con l'intenzione di indagare i mutamenti intervenuti nell'arte tanto tra le cose diettorie linguistiche affini, legate da sottili rapporti e da profonde convergenze. Permeke e Sironi sono accomunati dal bisogno di superare l'enfasi avanguardistica, cara a molti movimenti primonovecenteschi; non concepiscono l'arte come trasgressione, né come provocazione. Pensano la pittura come un esercizio lento e difficile, costruito con sapienza manuale, sensibile ai valori dei colori e delle linee, condotto sul modello dei maestri classici. Collocandosi nel segno della tradizione, Permeke e Sironi dipingono opere imponenti e monumentali, nelle quali viene indagata la condizione dell'uomo, spesso sfiorata da dolore, da sofferenza, da inquietudine. Lo scenario è costituito da contesti fortemente poetici, tra volumetrie solenni, avvolte in sfumature romanticamente opache. Climi che ancora comunicano, parlano, evocano. ... continua a leggere