Famiglia all'italiana
dal 2 Marzo al 1 Aprile 2012
dal 2 Marzo al 1 Aprile 2012
Descrizione
Milano, 29 febbraio 2012 - I cambiamenti della famiglia italiana raccontati attraverso le immagini che hanno fatto la storia del Cinema del nostro Paese. Promossa dal Comune di Milano, Cultura, Moda Design e Palazzo Reale in collaborazione la Fondazione Milano Famiglie 2012, realizzata da Fondazione Ente dello Spettacolo, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale la mostra Famiglia all'italiana apre al pubblico dal 2 marzo al 1° aprile 2012 a Palazzo Reale, con ingresso gratuito.
Oltre 60 immagini fotografiche raccontano la storia della famiglia italiana vista attraverso le più celebri pellicole cinematografiche del nostro tempo. Si parte dagli anni Dieci fino ai giorni nostri, attraverso un percorso cronologico che mostra le trasformazioni che nell'ultimo secolo hanno scosso la società, travolgendo anche la famiglia che verrà celebrata a Milano in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. "La famiglia è la prima cellula della società, all'interno della quale si intrecciano le prime relazioni, dalla quale si parte alla scoperta del mondo, dove si sperimenta un amore che avvolge come dono inaspettato – sottolinea Mons. Erminio De Scalzi, Presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012 -.
La famiglia non è un'entità astratta ma un "luogo" reale e contemporaneo con il quale tutti siamo chiamati a confrontarci, perché tutti abbiamo esperienza di famiglia. Un'esperienza che tocca, a volte quasi inconsapevolmente, ogni ambito della vita, anche quello artistico, così come avviene nel cinema che da sempre racconta storie ed emozioni". "Famiglia che vince si cambia: non è un gioco di parole, ma un caleidoscopio metamorfico e isomorfico di immagini, quelle dedicate dal nostro cinema alla famiglia e alla sua inarrestabile evoluzione - spiega Mons. Dario Edoardo Viganò, Presidente Fondazione Ente dello Spettacolo - Da Assunta Spina a Piccolo mondo antico, dal Cuore grande delle ragazze ad Anche libero va bene, il cinema italiano rende omaggio alla famiglia per quel che è: istituzione dinamica, gestaltica, attraverso cui riflettere in scala i cambiamenti sociali, le increspature del nostro tessuto antropologico, l'ordito esistenziale e la trama relazionale.
Storia del cinema, storia familiare, in breve, Storia: "Famiglia all'italiana" non è collezione di scatti, ma scatto che colleziona le monografie della nostra vita, le personali del nostro vissuto. Cinema-vita, cinema-famiglia». A partire da importanti documenti dell'epoca del muto si giunge al Cinema contemporaneo, compiendo una panoramica esaustiva e soffermandosi soprattutto sui capolavori che hanno reso il nostro cinema noto a livello internazionale. Le immagini ci mostrano, per esempio, i drammatici tradimenti messi in scena nella versione cinematografica di Assunta Spina (1915; Gustavo Serena) e il dramma familiare di matrice ottocentesca di Piccolo mondo antico (1941; Mario Soldati). Dalla miseria degli anni di guerra in cui i bambini vengono strappati all'innocenza (Ladri di biciclette; 1948, di Vittorio De Sica) al sogno di riscatto della madre interpretata da Anna Magnani in Bellissima (1951, di Luchino Visconti).
Un'intensa panoramica ci accompagna nella presa di coscienza di un'intera generazione nei confronti di un mondo in profondo cambiamento che spezza i legami familiari (Il ferroviere; 1956, di Pietro Germi), per arrivare alla commedia degli anni Sessanta che – a partire da Divorzio all'italiana (1961, ancora di Germi) – commenta con sguardo ironico la famiglia, con i suoi finti perbenismi e i suoi tabù. Una carrellata complessa, che non dimentica di porre l'accento sulla storia italiana, su un passato difficile da ignorare (La ciociara, 1960, di De Sica; Le quattro giornate di Napoli, 1962, di Nanni Loy), su quegli sguardi provocatori tipici del cinema degli anni Settanta (Fatti di gente perbene, 1974, di Mauro Bolognini; Un borghese piccolo piccolo, 1977, di Mario Monicelli).
Attraverso le foto di scena, arriviamo al cuore dell'istituzione familiare, dal suo costituirsi come clan unito e coeso nonostante drammi e incomprensioni (da La famiglia; 1987, di Ettore Scola a Il cuore grande delle ragazze, 2011 di Pupi Avati), al suo essere investita dalla perdita di valori, come appare evidente nei film degli ultimi anni (da La bestia nel cuore, 2005, di Cristina Comencini a Anche libero va bene, 2006, di Kim Rossi Stuart). La mostra Famiglia all'italiana vuol così essere un importante momento di riflessione su questa istituzione e i suoi cambiamenti e si inserisce nel cammino di avvicinamento al VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. L'esposizione è il primo grande evento culturale che annuncerà ai milanesi la visita di Papa Benedetto XVI.
All'interno dell'allestimento sono stati previsti due importanti approfondimenti dedicati all'Incontro. Da una parte le video catechesi, storie di famiglie "normalmente eccezionali" scelte per raccontare attraverso la loro esperienza i contenuti dell'evento. Dall'altra, una serie di pannelli racconteranno l'Incontro che porterà a Milano un milione di persone chiamate a stringersi attorno al Papa e attorno alla famiglia. I visitatori saranno accompagnati nel percorso mostra dai giovani volontari del VII Incontro Mondiale delle Famiglie: studenti universitari che si sono messi a disposizione dell'evento e che proietteranno quanti visiteranno l'esposizione nel magico mondo del cinema.
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