di Dalia Gallico

Nag Arnoldi

Sculture 1980 - 2010

Nag Arnoldi

Sculture 1980 - 2010

dal 6 Luglio al 11 Settembre 2011

dal 6 Luglio al 11 Settembre 2011

PALAZZO REALE - Piazza Duomo, 12 - 20122 Milano

Descrizione

A una prima lettura i bronzi di Arnoldi, caratterizzati da una grande eleganza formale e da un altrettanto alta perizia esecutiva, rivelano una realtà più problematica, fatta di interrogativi e di riflessioni sulla condizione umana. Le sue sculture dunque non hanno nulla di scontato, non avvertono il trascorrere del tempo, non sono formula vuota ma innanzitutto struttura del pensiero, incontro con la storia, accumulo di esperienze esistenziali.
Come afferma Rudy Chiappini, curatore della mostra, "l'opera di Nag Arnoldi, fortemente autobiografica, vive dentro lo spazio dell'accadimento continuo. Per lui la vita non si dà mai inutilmente, non è una vana traccia persa e fatta solo di memoria. Non svanisce ma resta aggrappata alla quotidianità, alla trama del tempo che scorre. La scultura non è una vuota formula, ma innanzitutto struttura del pensiero, incisione del destino, accumularsi di esperienze esistenziali, nascita di un'immagine dentro la coscienza che rende scheletro la realtà, violata da ogni parte, ma purissima nel suo legame con l'origine".

"La sua produzione dell'ultimo quarto di secolo - continua il curatore - si è quindi mossa lungo la direttrice di una sintesi fra rigorosa definizione formale e mai sopita sperimentazione conoscitiva, costantemente sorrette da una drammatica tensione emozionale che denuncia un'etica smarrita e la dissolvenza di valori morali, rivelando, tra segni sofferti disgreganti la forma e rotondità levigate, quanto sia andato perduto di un patrimonio di bellezza e di integrità".
Ad esempio, nel ciclo degli Armigeri, l'aspetto monumentale esteriore del guerriero, vero e proprio blocco monolitico, immagine della forza e del potere, si contrappone al volto che spunta dietro la celata dell'elmo, timoroso e prosciugato dalla durezza di un combattimento senza fine, che ha privato l'uomo della sua energia vitale e delle sue certezze. O ancora, in quello degli Astati dove il gruppo dei militi rappresentati, tutti rivolti verso l'interno come a proteggersi vicendevolmente, non riesce a supplire alla fragilità dell'individuo ridotto a ruvida sagoma filiforme, metafora della loro condizione mortale. Il percorso espositivo a Palazzo Reale, suddiviso per aree tematiche, si avvale dell'allestimento progettato da Mario Botta - che già aveva curato quello dell'antologica tenutasi a Lugano nel 1998 - appositamente studiato per esaltare l'elemento plastico di Arnoldi.
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Sponsor

Promotori

Comune di Milano

Palazzo Reale

Alto Patronato della Presidente della Confederazione Svizzera Micheline Calmy-Rey

Produzione

Comune di Milano

Palazzo Reale

Alto Patronato della Presidente della Confederazione Svizzera Micheline Calmy-Rey