di Dalia Gallico

Il Chiarismo

Luce e colore nella Milano degli anni Trenta. Omaggio a Francesco De Rocchi

Il Chiarismo

Luce e colore nella Milano degli anni Trenta. Omaggio a Francesco De Rocchi

dal 16 Giugno al 5 Settembre 2010

dal 16 Giugno al 5 Settembre 2010

PALAZZO REALE - Piazza Duomo, 12 - 20122 Milano

Descrizione

Palazzo Reale ospita una straordinaria mostra dedicata al Chiarismo e al suo principale protagonista Francesco De Rocchi (Saronno 1902 - Milano 1978), con la più grande antologica mai dedicata all’artista.
Il termine chiarismo, coniato nel 1935 da Leonardo Borgese, si riferisce ad alcuni giovani tra cui Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Cristoforo De Amicis, Umberto Lilloni, Adriano Spilimbergo, Renato Vernizzi, Goliardo Padova, Oreste Marini e altri, che nei primi anni trenta, a contatto con il critico Edoardo Persico, lavorano a una pittura dai colori chiari e dal segno leggero e intriso di luce, che oltrepassa il chiaroscuro di "Novecento" in nome di un colore carico di sentimento e di inquietudine. La loro è un’arte neo-romantica che subentra a quella neo-classica del decennio precedente.
Francesco De Rocchi, in particolare, nei primi anni trenta dipinge opere tra le più poetiche del periodo, impostate su tonalità rosa, ocra dorato e avorio che guardano a Modigliani, ma anche a Simone Martini, Luini, Gaudenzio Ferrari. Con i suoi colori dell’aurora, come vennero chiamati, crea un mondo di figure umili e stupefatte: angeli adolescenti, castellane, bambini, contadini, ispirati a quanto vede nel piccolo borgo di Cislago dove vive.
La mostra, divisa in due sezioni, muove dai precursori del chiarismo: Renato Birolli, Aligi Sassu, Luigi Broggini, Pio Semeghini, presentando fra l’altro il celebre Taxi rosso (1932) di Birolli, i trasognati Dioscuri (1931) di Sassu e lo spettacolare Nudo verde (1934) di Broggini. Sono poi esposte tutte le opere più significative del chiarismo, dallo Schermidore di Del Bon, che nel 1934 vince il Premio Principe Umberto ed è un manifesto del movimento, a Lania (1936) di Spilimbergo; da Periferia di Milano (1930) di Lilloni alla monumentale Composizione in azzurro (1936) di De Amicis.
Conclude la rassegna l’antologica di De Rocchi, che comprende tutti i dipinti più importanti dell’artista, come la suggestiva Figura del concerto (1931), in cui ritrae la giovane moglie nelle vesti di un angelo; Venere che si specchia (1932); La fanciulla dei colombi (1931), amata da Carrà; L’angelo musicante (1933), apprezzato dal poeta Sergio Solmi; Mia figlia, inviato alla Biennale di Venezia del 1934; il gigantesco Foro Romano (1936), seguito per decorare una libreria.
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Gallery

Le immagini più rappresentative dell'esposizione

Sponsor

Promotori

Comune di Milano

Camera di Commercio Milano

Produzione

Palazzo Reale

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