Julian Schnabel
Paintings 1978-2006
dal 27 giugno al 16 settembre 2007
dal 27 giugno al 16 settembre 2007
ROTONDA DI VIA BESANA - Via Enrico Besana, 12 - 20122 Milano
Descrizione
JULIAN SCHNABEL- Paintings 1978-2006 Dal 27 giugno al 16 settembre 2007 si terrà la prima importante rassegna a Milano, dedicata al multiforme talento creativo di Julian Schnabel. “Uso qualunque strumento mi consenta di tradurre i miei impulsi in un’evidenza fi sica”: questa l’affermazione di Schnabel che si pone come ideale leitmotiv della mostra. Un evento espositivo che si prefi gge di raccontare la personalità di un artista metamorfi co e imprevedibile, di comunicare la forza espressiva perfi no spiazzante, fl uviale, epica di questa complessa fi gura del contemporaneo che dagli anni ottanta ha saputo oltrepassare il debutto del millennio con una coerenza espressiva, una potenza e una verità straordinarie e più che mai integre e vitali. La mostra milanese si articola intorno a una trentina di opere, in un percorso che si snoda all’interno della Rotonda di via Besana. Un itinerario che tocca quattro temi essenziali dell’opera pittorica di Schnabel. Dalle opere di grande formato, le immense tele dove tratti densi e corposi si mescolano a segni più sfumati e sottili, alla galleria dei ritratti e degli autoritratti. Dai Plate Paintings, i dipinti realizzati sulle superfi ci di frammenti di ceramica, fi no ai Japanese Paintings, colori ad olio su foto digitali. Il bellissimo ciclo dedicato alla cantante anglo-francese Jane Birkin, prodotto nel 1990, è rappresentato nella rassegna da tre opere che hanno l’essenzialità, le proporzioni e usano quale supporto lo stesso materiale delle vele delle imbarcazioni. Anno Domini 1990 è anche la data di creazione delle tre grandiose opere (6 metri di altezza, larghe altrettanto) esposte nella zona centrale della mostra. Lavori eseguiti su tela catramata, grandi fogli fl essibili e resistenti all’acqua, un materiale inusitato e diverso che l’artista ha utilizzato fi n dai suoi esordi negli anni Settanta. Una colata di cera e resina, che dà alle tele la brillantezza quasi liquida e luminosa di un encausto, caratterizza la galleria dei ritratti. I ritratti sono realizzati su tele quadrangolari impreziosite da elaborate cornici bianche in fi bra di vetro, un materiale che ha permesso all’artista di riprodurre l’intaglio di una cornice barocca spagnola a lui molto cara. A dichiarare inoltre la sua profonda passione per la terra, l’arte e la storia di Spagna, ci sono i tre autoritratti in cui Schnabel, “fi ero sino alla presunzione”, parafrasando il “Pictor optimus” Giorgio de Chirico, immortala se stesso alla Vélasquez. Nell’ambiente successivo sono poste le opere eseguite su cocci di piatti in ceramica, nelle quali alcune fi gure umane colte di tre quarti spuntano tra solitari tralicci mentre un viso, quasi un attonito sacrale ritratto del Fayoum, fi ssa la scena. La serie dei Japanese Paintings seduce per la sua fl uida, emblematica capacità di oscillare fra l’astratto e il fi gurativo. Buckwheat Pillow e Lucio, in qualche modo riassumono in sé tutta la produzione di Julian Schnabel, caratterizzate come sono dalla componente caotica, dinamica ed irruente della pittura astratta che va a sposarsi con una forte matrice simbolica. Tutti i lavori colpiscono per la loro energia, un fl usso irrefrenabile, sconvolgente, che deriva dalla chiara necessità dell’artista di confrontarsi alla pari con la materia, di dominarne i segreti e la pregnanza. Ne affi ora una straordinaria forza comunicativa che ci pone di fronte al puro potere creativo, talvolta anche aggressivo e soverchiante, di Julian Schnabel. Una forza che improvvisamente ci lascia indifesi. ... continua a leggere