di Dalia Gallico

Camera con vista

Arte interni in Italia 1900-2000

Camera con vista

Arte interni in Italia 1900-2000

dal 18 aprile al 1 luglio 2007

dal 18 aprile al 1 luglio 2007

PALAZZO REALE - Piazza Duomo, 12 - 20122 Milano

Descrizione

"Camera con vista" è un viaggio lungo cento anni nell'arte, negli arredi, nel design e nello stile di vita italiani: dalla camera divisionista, dove alle tele di Segantini e Previati corrispondono i mobili di Carlo Bugatti, anticipando l'unione tra pitura e arte applicata, alla camera futurista che concilia l'arte e l'idea dell'abitare con la vita quotidiana. E' il sogno utopico di bellezza e concretezza che sembra realizzarsi nei dipinti di Boccioni e nei mobili di Balla. Il percorso si snoda poi nell'atmosfera metafisica dei quadri di De Chirico, di Savino e del "salotto" di Casorati, in cui oltre al tavolo, alle sedie, alle consolle l'artista ha concepito strutture decorative a forma di cactus; al "Novecento" di Funi e Sironi fa eco il raffinato lavoro degli architetti Piero Portaluppi e Guglielmo Ulrich: di quest'ultimo la mostra propone l'armadio "del gentiluomo" con una selezione del guardaroba appartenuto a Gabriele D'Annunzio. Si prosegue sino alle inclinazioni europee della Scuola Romana di Mario Mafai, Antonella Raphael e Pirandello, la cui leggerezza pittorica si rispecchia nei paraventi di Piero Fornasetti, e dei giovani pittori di Corrente, come Birolli, Sassu e Guttuso.

A ogni epoca, a ogni "vista" sulle singole camere corrispondono gusti, tecnologie ed espressioni artistiche speciali. La pittura e la scultura rimandano ai mobili: quelli di Figini e Pollini si collegano alla straordinaria esperienza dei pittori astratti che si ritrovano a Milano alla Galleria del Milione; quelli di Franco Albini al lavoro del Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Morlotti, Moreni, Santomaso, Turcato e Vedova). Tutto quanto - tecnologia, innovazione, idea dello spazio- si compendia nel lavoro di Lucio Fontana.

Lungo il viaggio accade che la 'Superleggra' di Gio Ponti sia parallela all'informale di Gastone Novelli, mentre nella sala dedicata ad Azimuth e dintorni, accanto alle opere di Manzoni, Dadamaino, Grazia Varisco, Castellani, Colombo e Lo Savio, compaiono le sperimentazioni di Nanada Vigo. Si giunge alla Pop art italiana con Pesce, Rotella, Schifano e la Scuola di Piazza del Popolo; seguono gli Anni Settanta dell'Arte Povera con Enzo Mari e Mario Bellini, Kounellis, Paolini, Merz, Penone, Zorio, Boetti; infine gli Anni Ottanta della Transavanguardia di Chia, Clemente, Cucchi, De Maria, Ontani, Paladino e di Pallucco, Mendini, Zeus e Aulenti. Chiudono la mostra "la camera del collezionista", con le opere e le installazioni di inizio millennio (tra cui quelle di Bartolini, Bonvicini, Cattelan, Favaretto, Garutti, Gabellone, Manzelli, Stingel, Vedovamazzei) e il grande tavolo delle culture di Pistoletto, Love Difference, l'ultima "camera con vista" sulla globalità.
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