Un'immagine dell'Italia
Resistenza e ricostruzione
dal 25 aprile al 5 giugno 2005
dal 25 aprile al 5 giugno 2005
Descrizione
I settantatre pannelli che raccontano la resistenza e gl'inizi della ricostruzione, rivolgendosi in francese a un pubblico transalpino ed europeo, da poco sono riemersi dai depositi dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, Essi ci hanno restituito il risultato, ancor oggi toccante ed efficace, del lavoro compiuto dai Comitati di liberazione nazionale per far conoscere il contributo che gl' italiani avevano dato alla riconquista della propria libertà, pagando alti prezzi, e ponendo le basi di una nuova democrazia nel contesto europeo e mondiale. I curatori di questo catalogo seguono il cammino delle mostre attraverso le quali: da Torino a Milano, poi a Genova e in ogni parte del paese, e successivamente in diverse città europee (basti ricordare Parigi e Zurigo), il patrimonio d'immagini e d'informazioni sulla resistenza italiana si andò affinando e arricchendo, per raggiungere un pubblico che dei movimenti cospirativi aveva potuto conoscere solo frammentarie informazioni trasmesse dalle radio italiane e alleate, o diffuse attraverso la stampa clandestina, Passando le frontiere, le mostre affrontavano un compito che sembrava soverchio: creare un'aura di simpatia per evitare che i trattati di pace colpissero interessi essenziali dell'Italia, Una simpatia di cui dovevano anche e soprattutto beneficiare le comunità emigrate, All'infuori della lontana Argentina, la Francia ~ il Belgio restavano infatti il principale sbocco occupazionale per ancora oggi è rimasto un riferimento per la nostra rappresentazione di quelle pagine di storia, I numerosi creatore; dei quali il lettore troverà qui i nomi; avevano partecipato alla guerra di liberazione, avevano sofferto lutti, deportazione, persecuzione razziale e politica, ma il loro messaggio era nell'insieme ottimista e volto al futuro, La stessa struttura espositiva creata a Milano con l'assemblaggio di tubi d'acciaio, che colpisce ora per la sua precorritrice eleganza, evocava l'operosità delle fabbriche e dei cantieri della ricostruzione, Nei decenni successivi l'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, intitolato a Ferruccio Parri che, come Presidente del Consiglio dopo la liberazione, fu tra i principali sostenitori delle mostre, si sarebbe posto il compito, con i numerosissimi istituti ad esso associati, di ricostruire minuziosamente, analiticamente, una storia che fondasse sulla consapevolezza e non sulle emozioni il ricordo della rz'nascente democrazia italiana, Ma il cospicuo nucleo di verità che i primi autori delle mostre colsero, connettendo il passato recente alle prospettive di una repubblica più libera e più giusta, rimane un riferimento ineludibile, e per questo la mostra, dopo parziali esposizioni a Torino, a Prato, a Berlino, viene ora proposta per la prima volta integralmente al pubblico, nel sessantesimo anniversario della Liberazione. Gianni Perona Direttore scientifico dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia ... continua a leggere