di Dalia Gallico

Il Cerano 1573 - 1632

Protagonista del Seicento lombardo

Il Cerano 1573 - 1632

Protagonista del Seicento lombardo

dal 24 febbraio al 5 giugno 2005

dal 24 febbraio al 5 giugno 2005

PALAZZO REALE - Piazza Duomo, 12 - 20122 Milano

Descrizione

Stupri e miracoli, omicidi e perdoni, violenze e opere pie. Cristi morti in croce dalle piaghe sanguinanti e donne floride deflorate e violate. Era proprio il secolo delle contraddizioni, quel primo Seicento che Manzoni ha descritto nei Promessi Sposi. Tanto più vero, quanto più si va a cercare tra i documenti. Ad esempio, quel bravo pittore che si chiama Giovan Battista Crespi detto il Cerano, uno dei maggiori lombardi, battezzato il 23 dicembre 1573 a Romagnano Sesia (ora lo sappiamo) e morto a Milano nel 1632, era la testimonianza vivente di quel contraddirsi. Aveva appena finito di immortalare magistralmente i miracoli di Carlo Borromeo in sei magnifici teleri e andava a stuprare lui, ricco, bello, piumato, una povera ragazza orfana di ventitré anni, Camilla Avogadra, incontrata in una via della parrocchia di Sant'Eufemia a Milano, dove entrambi abitavano. Era il 14 agosto del 1611. Avrebbe poi cercato di riparare il danno e si sarebbe tenuta la figlia nata dallo stupro, chiamata Camilla anche lei. Il fratello Ortensio, pittore, ammazza un uomo con una archibugiata, è condannato alla pena capitale e trova riparo presso l'autorevole arcivescovo di Novara, che gli dà ottime commissioni di lavoro, una dietro l'altra. Squarci marginali, ma reali, che accompagnano un pezzo di storia lombarda secentesca, raccontata da quella che si annuncia tra le più affascinanti mostre di questi ultimi anni: "Il Cerano 1573 - 1632". Protagonista del Seicento lombardo, aperta dal 24 febbraio a Palazzo Reale di Milano, curata da Marco Rosci e Mina Gregori. Sessanta dipinti, tra cui grandi pale d’altare, piccoli rami, e trentaquattro disegni, provenienti da collezioni pubbliche e private di Europa e Sati Uniti, raccontano per immagini Milano e la Lombardia dei primi trent’anni del Seicento, con peste, miracoli, confratelli e signorotti. Una pittura strepitosa e rivoluzionaria, espressiva e visionaria, quella del Cerano, che torna alla ribalta dopo circa quarant’anni. Non solo, ma ci torna, tutta rivista, arricchita da opere e notizie, grazie agli studi confluiti nel ricco catalogo (Federico Motta Editore). La mostra ne esamina tutti gli aspetti e i momenti: l’attività giovanile nella periferia lombarda, a Cerano, Trecate, Novara e poi Milano, dove Giovan Battista lavora a fine Cinquecento sotto la protezione di casa Borromeo. La prima maturità con i grandi teleri del 1610, realizzati in occasione della canonizzazione di San Carlo Borromeo per il Duomo di Milano. La svolta stilistica e culturale, dal manierismo internazionale all’adesione al primo barocco, a contatto di artisti come Giulio Cesare Procaccini e Rubens, sino all'ultimo ventennio, in cui la sua pittura si dissolve in visioni di luce e colore. È l'apice di una brillante carriera riconosciuta da Federico Borromeo, che lo elegge il 25 giugno 1620 principe di pittura della appena fondata Accademia Ambrosiana e in seguito primo maestro del Duomo. Molti i capolavori, come i Cristi morti, le Decollazioni e Flagellazioni giovanili, che rivelano una cultura molto ampia, assimilata in Valsesia, dove il padre Raffaele era ben inserito come pittore, e la Milano di fine secolo. Una cultura che intreccia modelli di Gaudenzio Ferrari al manierismo internazionale della corte di Praga, noto attraverso le stampe, o artisti nordici di passaggio a Milano e Roma, dove il Cerano va certo ad aggiornarsi. Opere minute di collezionismo privato e grandi, spettacolari pale d'altare, fatte per ordini religiosi come la Pala del Gonfalone di Trecate e la Coronazione di spine della collezione Borromeo di Isola Bella, scoperta di recente. Ma a riportare nel clima del tempo, nella Milano della peste, dei lazzaretti e degli untori, sono i teleri per il Duomo di Milano con i Miracoli di San Carlo Borromeo. I dipinti, che facevano parte di una serie di ventiquattro, affidati anche ad altri artisti, ci portano nel cuore della città, nei suoi interni, nella mentalità e quotidianità del tempo. Tra quei mali della carne, che solo il miracolo può guarire. È l'immagine in statua di San Carlo, col suo gran nasone, a risanare la povera Aurelia degli Angeli, una giovane donna con la gamba sinistra molto guasta dal male del cancro, con alcuni buchi profondi in essa, per la carne e li nervi marciti, uscendo dalle invecchiate piaghe di tre anni, come racconta una Vita secentesca del santo, mentre la serva si tappa la bocca per il fetoree il cerusico guarda sbalordito. Ed è ancora il santo a guarire Beatrice Crespi quindicenne, sfinita da una tumore alla mammella, che gli passava dentro l'interiora, per essere andata, con quella piaga, alla sua sepoltura. Tutto avviene nella Milano dei bravi, nelle viuzze maleodoranti, popolate di chiese e case, riconoscibili ancora oggi. Maurizia Tazartes ... continua a leggere

Gallery

Le immagini più rappresentative dell'esposizione

Sponsor

Curatori

Curatori della mostra
Marco Rosci - Mina Gregori
Comitato scientifico
Jonathan Bober - Guilio Bora - Simonetta Coppa - Gian Alberto dell'Acqua - Filippo Maria Ferro - Francesco Frangi - Cristina Geddo - Mauro Natale - Nancy Ward Nielsen - Vittorio Caprara - Cristina Geddo
Direzione della Mostra
Domenico Piraina - Cristina Andena

Progetto allestitivo e coordinamento grafico
Giancarlo Vischi - Stefania Destefanis
Allestimento
Tosetto
Progetto grafico
Carta e Matita

Promotori

Comune di Milano
Sindaco - Grabiele Albertini
Assessore Cultura e Musei - Salvatore Carrubba
Responsabile scientifico per l'attività espositiva di Palazzo Reale - Flavio Caroli
Direttore Centrale - Alessandra Mottola Molfino
Direttore del Settore - Rossana Ferro
Ufficio Stampa - Maria Grazia Vernuccio

Palazzo Reale
Dirigente - Sandrino Schiffini
Responsabile Servizio Mostre - Domenico Piraina
Segreteria organizzativa - Giuliana Allievi - Cristina Andana - Antonella Cantatore - Patrizia Evangelista - Mariella Gemelli - Patrizia Lombardo - Giulia Sonnante - Loredana Vigna
Assistenza tecnica - Andrea La Boccetta - Luciano Madeo - Saverio Russo
Custodia - Corpo di Guardia di Palazzo Reale

Prestatori

Alberto Spallanzani, Modena - Ashmolean Museum - Oxford Oxford - Banca Regionale Europea. Milano - Basilica di San Vittore, Varese - Biblioteca Ambrosiana, Milano - Chiesa di Sant'Antonio Abate, Milano Civiche - Raccolte d'Arte Castello Sforzesco, Milano - Collezione Isella, Milano - Collezione Koelliker, Milano - Collezione Mina Gregorl, Firenze Duomo, Pavia - Fondazione di Studi di Storia dell* Arte Roberto Longhl, Firenze - Galleria Civica, Collezione Camporì, Modena - Gallerie dell'Accademia, Venezia - Gallerìa Sabauda, Torino - Jack S. Blanton Museum of Art, Austin, Texas - Musèe du Louvre, Parigi - Musées d'art et d’histoire, Genève - Musei Civici, Novara - Musei Civici. Pesaro - Museo Civico Ala Ponzone, Cremona - Museo Civico d’Arte Palazzo Madama, Torino - Museo del Duomo Milano - Museo Diocesano, Milano

Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte, Napoli - Museo National del Prado, Madrid - Muzeum Narodowe, Warszavvie - National Galleries of Scodand, Edimburgo - Oratorio del Gonfalone, Trecate (Noi - Oratorio di San Gaetano, Abbiategrasso (Mi) - Oratorio di San Vittore, proprietà Antona Traversi, Meda (MI) - Palazzo Arcivescovile. Kroméfi2 - Palazzo Borromeo, Isola Bella (Vb) - Parrocchia di Sant’Anna e San Lorenzo, Oleggio (No) - Parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo, Borsa no (Va) - Parrocchiale, Cerano (No) - Pinacoteca di Brera. Milano - San Gottardo In Corte, Milano - Seminario Arcivescovile, Milano - Staatliche Graphische Sammlung, Miinchen - Stadelsches Kunstinstitut und Stadtische Galene, Frankfurt - am Main Sbftung Weimarer Klassik und Kunstsammlungen, Weimar