Salieri
sulle tracce di Mozart
dal 3 dicembre al 30 gennaio 2005
dal 3 dicembre al 30 gennaio 2005
Descrizione
Antonio Salieri trascorse la sua vita sulle tracce di Wolfgang Amadeus Mozart, legandosi artisticamente alle città dove il grande compositore, di sei anni più giovane, aveva già lavorato. Una mostra, allestita a Palazzo Reale in occasione della riapertura del Teatro alla Scala, ricostruisce questo percorso, costituendo un'«ouverture» delle attività legate all'anno mozartiano. «Salieri sulle tracce di Mozart», organizzata dall'Istituto Da Ponte di Vienna in collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale, ripercorre le tappe fondamentali della carriera di Antonio Salieri, uno dei compositori più importanti del XVIII secolo. «L'Europa Riconosciuta», la sua opera che nel 1778 inaugurò la Scala a firma dei fratelli Galliari, verrà nuovamente rappresentata il 7 dicembre. Un'occasione per far rivivere e rendere attuale la composizione, ma anche per conoscere l'autore; un compositore che, come nessun altro, fu messo in ombra dalla figura di Mozart. Salieri divenne infatti sinonimo di «anti-genio» e i suoi nemici, nell'intrigante covo di dicerie della città imperiale nell'epoca successiva alla morte di Mozart, arrivarono a chiamarlo «assassino del genio». Il percorso espositivo comincia proprio dall'«Europa», analizzando la prima che inaugurò la Scala di Milano nel 1778 e la partitura autografa di Salieri; nell'arte, illustrando la storia del personaggio mitologico nell'arte figurativa fino alla trasformazione dell'emblema Europa in oggetto d'uso comune nei servizi da tavola del XVII e XVIII secolo. Parallelamente, viene evidenziata in un prospetto sinottico la tradizione musicale del tema di Europa nel teatro lirico del XVII e XVIII secolo. A chiarire le sette sezioni della mostra contribuiscono documenti originali (dipinti, opere di grafica, modelli, partiture autografe, lettere, resoconti tratti dai giornali), fotografie, diapositive, film, registrazioni e installazioni multimediali. Gli architetti Zaha Hadid e Patrik Schumacher hanno creato uno spazio dinamico e pluridimensionale che si adatta alle sale di Palazzo Reale e accoglie, accompagna e sottolinea la complessità del percorso espositivo. ... continua a leggere